martedì 19 agosto 2008

Lavoro e basta

Ieri è stato il mio primo giorno di lavoro in Irlanda... Non è stato proprio come me l'aspettavo. Ad accogliermi un po' di colleghi informatici che lavorano con me nell'ufficio e un po' di gente in ferie. Come primo lavoro ho dovuto far andare il progetto lasciato in sospeso dalla persona che lavorava prima. Ovviamente la prima cosa che ho dovuto affrontare è una collisione di librerie del web container... un segno? Insomma, si comincia il lunedì cosi. Tra 20000 caffè perchè il mio orario di sveglia è impostato alle 5 e mezza! Vivo nel sud e Mediamarket è al nord. Gli autobus sono una verca cragna e c'è parecchio da camminare. Orario di rientro a casa: 7pm. Questo per ancora due settimane, fino a che non entro nella casa nuova di EastWall Road (10 minuti a piedi dal lavoro e 20 dal centro). Alla fine devo esser piaciuto ai coinquilini: devono aver apprezzato le mia battute sporcaccione e fuori luogo. Insomma, periodo di transizione. Aspetto il primo settembre ascoltando questa canzone che qua SPACCA!!!

venerdì 15 agosto 2008

New economy e dintorni

Qua la moda è abbastanza diversa da quella a cui siamo abituati in italia. Dublino è una capitale e come tutte le capitali dove il terziario primeggia, in centro città si riescono ad osservare un sacco di yuppies, colletti bianchi e donne in tailleur. Quando cala la notte in questa ridente cittadina la gente si trasforma (un po') per lasciare spazio a dei suadenti richiami della pubblicità dei condorelli. Forse non mi son spiegato. Tipo gli incartamenti dei teneri torroncini? Tipo l'abbondante ripieno di torrone e nocciola (o a volte cioccolata)? Se si riesce a carpire l'immagine che sto focalizzando al momento arriva immediatamente la descrizione del 50% delle donne di Dublino. La moda è diversa, non c'è niente da fare. Mi ci sto abituando. Tra condorellini e condorelloni intanto inizia la ricerca del nuovo appartamento. Oggi ne ho visitato uno abitato da non-dublinesi e devo dire che non era niente male. Ovviamente ricomincia l'incubo del "le faremo sapere" sta volta nella versione familiare-abitativa. Forse non hanno gradito la mia confessione riguardo al fatto che quando sono sbronzo piscio dappertutto.

mercoledì 13 agosto 2008

E una è fatta.


E' da un po' di tempo che non aggiorno il mio blog. Non è stato aggiornato per un semplice motivo: mi stavo premurando di toccarmi le balle prima di scrivere notizie sul mio futuro. La vita qua scorre veloce. La scorsa settimana mi sono destreggiato tra ben 11 colloqui telefonici e non. Ovviamente poi le offerte di lavoro sono arrivate tutte in contemporanea venerdì scorso. Fatto è che Samuel finalmente da lunedì 18 non sarà più disoccupato! (Bisogna esser contenti?).
La compagnia in questione è la suadente MediaMarket (www.mediamarket.ie) la quale è una compagnia che fa "robe" con i media (mi sa indagini di mercato e analisi varie su periodici, tv ed internet). Io dovrei fare lo sviluppatore di supporto, in un team di 5 persone, per i prodotti interni (pagine web, filtri per masse di dati, nuove funzionalità al sistema, le solite merde da informatico insomma). E' un azienda piccola di 50 persone. 50 è un numero che può suonare grande ma comparato con alcune company di dublino è veramente spicciolame. Ad esempio il cono della IrishBank si è comprato 4 palazzine di almeno 20 piani collegate in pieno centro...
Devo ringraziare le mie scarpe di cartone nero laccato. Ai capi del personale non so cosa gli possa esser piaciuto di me al colloquio ma devo dire che erano veramente felici di conoscermi. Forse si son fatti grosse risate per i calzini bianchi orrendi col risvolto che uscivano copiosi da sotto il vestito nero. Purtroppo ho dovuto adottare sta tecnica per far si che i miei talloni non subissero lo stesso trattamento (tutto meritato per aver speso 19 euro) del primo colloquio. Forse son quei personaggi che hanno una passione sfrenata (e ingiustificata) per l'Italia e gli italiani. Forse lo sviluppatore è gay e mi chiederà di presentarmi il primo giorno vestito in lattice nero (come richiesto da una piccolissima clausola di contratto che sbadatamente non son riuscito a leggere).
Insomma una bella parte è fatta. Ora tocca mettersi a cercar una stanza in Dublino 3. La stanza nella casa in cui sto vivendo ora deve esser liberata entro fine agosto. Affidarsi troppo ai mezzi di trasporto qua a Dublino è veramente come giocare la schedina senza metter ne doppie ne triple. Mi capita spesso di dover aspettare gli autobus per 40 minuti e quindi pensare di avere il lavoro al nord e vivere al sud è inpensabile! Quindi dai con l'ultimo step che poi finalmente posso cominciar a palarlar di stronzate, birre, pasta Roma e sugo Dolmio.

martedì 5 agosto 2008

Colloqui che passione


Il periodo dei colloqui non è proprio il massimo: le faremo sapere. Detto ciò giovedì scorso ho ricevuto una telefonata per un colloquio lampo in centro città. Mi son dato una lavata veloce alle ascelle e mi son finalmente sfoggiato le nuove scarpe nere di cartone da 19 euro. Devo dire che sono realmente belle. Non si può dire la stessa cosa riguardo alla comodità delle scarpe sul mio piede. Dopo un viaggio in Luas (il tram) e una leggera passeggiata di ritorno, al momento di svoltare verso il viale di casa, mi son accorto di non aver più la parte posteriore del piede.
Ho dovuto togliermi le scarpe e farmi l'isolato a piedi nudi (ovviamente in giacca e cravatta). Sti italiani, che strane usanze...
Per il resto diamoci dentro con lo studio