venerdì 25 luglio 2008

Giacca, cravatta e scarpe di cartone

Questa settimana è stata una settimana piuttosto intensa. Un sacco di inutili agenzie hanno chiamato questa settimana, proponendomi di mandare a mio nome il mio curriculum che han trovato su monster.ie. Alcuni mi proponevano le stesse aziende. Tra questi però un agenzia commissionata è quasi riuscita a farmi avere un lavoro decente. Più precisamente in questa "piccola" azienda: www.polarlake.com . Da notare i customers. Il colloquio non è andato male, anzi, ma non è stato sufficiente per avere questo lavoro. Purtroppo il mio inglese non è ancora ad un grado sufficiente e non son riuscito a descrivere bene la mia esperienza universitaria (che resta una merda, ma a saper girar le parole pare anche interessante). Questa è la prima teoria. La seconda invece è un terribile errore di pianificazione del colloquio. Il giorno prima ho controllato che nella mia valigia ci sia il vestito nero fiammante, le cravatte e la camicia da belloccio. Tutto era collocato nella giusta posizione ed io son andato a dormire sereno. La mattina del colloquio mi son accorto di un piccolo particolare: le scarpe nere sono in Italia. Samuel è andato al colloquio in giacca,cravatta e tiger bianche disfate. Tutto sommato durante il tragitto verso l'ufficio dove si è tenuto il colloquio mi son ripetuto quanto stravagante e dinamico potessi sembrare, e di quanti punti in più avrei guadagnato con questo stile. Dopo il "le faremo sapere perchè adesso siamo impegnati a fare delle tartine, e lo saremo per le prosssime 3 settimane" sono tornato a casa con le pive nel sacco ed entrando in cucina il buon Francesco mi fa: "urca, che figo! però che cazzo de scarpe te ga?? Negativo omo!". Detto ciò ieri son andato da Pennys ed ho comprato un bellissimo paio di scarpe nere a 19 euro. Sono di puro cartone, biodegradabili e forse anche usa e getta...ma fanno un figurone.
Come altra novità è cominciato il corso di inglese intensivo serale.
Nella mia ridente classe di persone che vogliono dare uno slancio all inglese sono presenti Pedro da Madrid, un bambino ciccione che crede di essere una rockstar e Fhong, una studentessa cinese molto riservata. Devo dire che essendo in pochi le lezioni sono stra proficue. Ad esempio ieri sera ho chiesto ad una delle professoresse se potesse farci una panoramica sulle bad words. Lei contenta mi ha consigliato l'acquisto di alcuni libri di Roddy Doyle e mi ha dato qualche dritta come si può vedere dalle foto. Insomma, tornerò senza soldi e con un bel bagaglio culturale.

venerdì 18 luglio 2008

E daghe de apply...


Finalmente mi son stabilito nella ridente Dublino 14, in quel di Clonskeagh. Stranamente la via principale che sta di fronte alle residenze si chiama "Bird Avenue". Destino. L'appartamento non è per niente male (a parte le macchie di piscio sul soffitto - vedi foto). La stanza dove sto ora è piccolina, ma per ora è oro. Son 2 notti che dormo qua e già mi sembrano lontanissimi i tempi in cui dovevo sorbirmi le cacche giganti della bella francese. L'appartamento è composto da: Francesco (per gli amici Bobo Pieri), Antonio e Sanna. Non è un errore grammaticale, si chiama proprio Sanna. E' una cara ragazza svedese che è venuta qua in irlanda per fare la personal trainer in una palestra. Ovviamente quando si muove per la casa sembra un uomo. Adora mettersi sul divano con il suo odierno (e paffutello) ragazzo irlandese e mangiare uova al tegamino o pasta scotta con sugo di vomito. Ah, per i grandi prodotti culinari che si trovano in Irlanda dedicherò altri post. Nei supermercati ci sono alcuni prodotti emblematici...come la pasta "Roma" o il famosissimo sugo "Dolmio".
Con la ricerca del lavoro si procede...qualche agenzia chiama dicendomi che inoltreranno il mio CV di qua e di la. Ed intanto ne spedisco anch'io di qua e di la. E' arrivata un offerta "prendi subito" in un call center Italo-Spagnolo e una come agricoltore in micronesia. Quando mi staranno per finire i soldini ci penserò. Intanto mi son iscritto ad un corso super intensivo serale di English, così almeno conosco qualcuno e investo tempo in qualcosa di utile nel mentre. A ber solo birra qua si diventa poveri e ciccioni!

martedì 15 luglio 2008

Non sono un Slakaj ma son un disoccupato...


Ovviamente un amico conosce un amico che conosce un amico che vive a Dublino. Una sera ci si becca per bere una birra e farsi spiegare come funziona questa città. Stranamente nella casa dove abita (al sud, zona caruccia) l'amico Francesco ha un coinquilino che ha deciso di passare tutta l'estate (fino a fine agosto) in Italia. Camera libera per Samuel dunque. Finalmente mi potrò lavare le mutande! Ero già pronto a fare un giro da H&M perchè qua in ostello lavarsi anche la faccia è una cosa impossibile. L'ostello è caruccio, ma ci son praticamente 2 bagni per 320 persone. Dopo cena lo stato dei bagni è alquanto degradante: ieri ho alzato la tavoletta è ho trovato la cacca più grande del mondo. Non posso dire con sincerità assoluta chi l'abbia fatto, ma sto indagando. Molto probabilmente la bella francese che si trova davanti a me mentre sto scrivendo sto post. Ha proprio la faccia di una che la fa estremamente grossa e dura.
Detto ciò al mattino c'è la fila degli zombie: c'è il "brekfast" gratis e quindi tutti a mangiare fette di pane raffermo com marmellata di fichi rancidi accompagnate con del caffè che sa di segatura. Tutti contenti.
Da domani sarò in una stanza tutta mia ed è un fatto molto positivo. La nota negativa è il lavoro. Qua ci sono un miliardo di immigranti come me che cercano fortuna. Tantissimi sono venuti per la stagione estiva, a trovare un lavoro come camerriere. Qua nella hall dell'ostello ci sono parecchi personaggi disperati che son da parecchio tempo che cercano lavoro, non riuscendoci. Questo un po' mi sconforta, ma non mi abbatte. Sto cercando un lavoro a lungo termine, dovrebbe essere diverso. Il problema sta nel fatto che nel mentre non posso trovarmi altro per sgrezzare la lingua, perchè è veramente tutto saturo! Vedrò che fare in questi giorni. Magari mi faccio gay. Forse deciderò di andare a friggere merda al McDonald... aiuto!

domenica 13 luglio 2008

Arrivo a Dublino... ma dove cazzo vado?


Comincia la mia personale avventura nel mondo anglosassone. Come prima impressione: trauma. Partito da venezia con 30 gradi mi son ritrovato a scendere dall'aereo a Dublino incontrando 10 gradi, con una pioggia pazzesca che scrosciava in faccia! Mi son veramente demoralizzato, devo ammetterlo. Detto ciò, come da copione, son entrato in sintonia con il clima irlandese: un alternanza di pioggia, sole, pioggia, sole, pioggia, sole, pioggia, sole... Se un istante prima mi stavo godendo un sole che brucia, un istante dopo son completamente inzuppato da una pioggerellina di stravento. Dicono che basta abituarcisi, ed è vero. In realtà le piogge non durano tanto. Basta decidere di chiudersi per un istante in un bar e tutto si risolve.
Prima impressione della gente: Dublino è un merdaio di tutto. Merdaio in senso più o meno buono. I Dublinesi sono una razza curiosa. Quando un dublinese si sbronza (e ciò avviene praticamente sempre) si disintegra letteralmente. Le donne non sono escluse da ciò, ed anzi grazie al loro folklore tutto sembra così assurdo. Sto parlando del fatto che si sbronzano veramente forte ed a fine serata non riescono a rimanere in piedi neanche a volerlo!
Non mi dilungo troppo su ste descrizioni, sicuramente lo farò più avanti. Anticipo solo che venerdì sera una era talmente tanto sbronza che è rimasta per tre quarti d'ora di orologio ad accarezzare un cavallo (quello della carrozza per i turisti), con addosso un vestito da baldracca che li colava sulle tette, con i soliti tacchi a spillo che le inglesi portano come se lo portasse un camionista bulgaro. Tutto ciò avrebbe anche senso, se non per il fatto che ad un certo punto si è messa a piangere accarezzando la povera bestia.
Dall'altra parte della strada un uomo vestito da coniglio. Un'automobile si ferma. Scende un ragazzo di corsa e ruba la testa di coniglio al tipo, ripartendo poi in sgommmata. A sinistra una semi rissa. A destra uno con una maglietta semistrappata che pretendeva di poter entrare in un pub.
Giuro, non ho mai visto gente disfarsi in massa come qua. E menomale che son stato studente erasmus in Spagna!